Sono iniziate le attività del progetto “Prova L’Orchestra: una scuola che ri-suona per ripartire insieme”. Questo progetto è frutto del partenariato tra due realtà del Municipio 8 di Milano: la Fondazione Sequeri Esagramma Onlus e l’Istituto Comprensivo “Trilussa” di Quarto Oggiaro.
“Siamo molto felici che Fondazione di Comunità Milano abbia scelto di sostenere questo progetto, poiché sta permettendo di avviare una rete virtuosa tra diverse realtà del Municipio 8 che si occupano di educazione”, afferma Francesca Vergani di Fondazione Sequeri Esagramma. “La scuola ha una percentuale di quasi il 25% di alunni con Bisogni Educativi Speciali” ricorda la prof.ssa Roca “il progetto è avviato da qualche settimana e sia gli alunni e che i miei colleghi sono entusiasti! Per fare un piccolo esempio, alla domanda “Come ti sei sentito nell’orchestra?” Uno dei miei studenti ha risposto senza esitazione “Potente, perché lo sapevo fare”. Siamo felici che questo progetto possa sostenere il senso di competenza di tutti i nostri studenti, anche quelli in maggiore difficoltà”.

La partnership con la scuola

Questo progetto si inserisce nella serie di azioni che Esagramma sta svolgendo per condividere strategie e azioni con la scuola pubblica. Così, che i risultati trentennali dei suoi percorsi potranno diventare un patrimonio condiviso all’interno delle istituzioni educative formali.  La partnership di questo progetto è perciò strutturata fra:

  • Fondazione Sequeri Esagramma Onlus, capofila del progetto. La fondazione è attiva da più di 30 anni nella creazione di percorsi riabilitativi, terapeutici e artistici mirati all’inclusione, alla crescita personale, alla cura, alla riscoperta della bellezza in tutte le sue forme. Nel corso degli anni il gruppo di ricerca-azione, guidato dai Prof. Licia Sbattella e PierAngelo Sequeri, ha lavorato con più di 1500 ragazzi con difficoltà e ha messo a punto le Metodologie Esagramma® di MusicoTerapia Orchestrale® e di Educazione Orchestrale Inclusiva.
  • L’Istituto Comprensivo Trilussa di via Graf si colloca nel quartiere di Quarto Oggiaro come un punto di riferimento per molti bambini, ragazzi e per le loro famiglie. È una presenza che ha svolto e svolge una funzione sociale e culturale importante nel territorio e possiede un patrimonio di esperienze di insegnamento, disponibilità e contatto sia con i bambini e le loro famiglie, sia con i partner territoriali, promuovendo opportunità di inclusione ed attività extra-curricolari o non-formali.

Gli obiettivi

I due enti condividono l’idea che la musica abbia un potenziale formativo irrinunciabile e che possa facilitare l’inclusione e il benessere all’interno di una comunità. Il progetto nasce dalla consapevolezza che l’esperienza pandemica ha accresciuto il rischio di isolamento sociale e la minore disponibilità della popolazione a partecipare ad eventi culturali, soprattutto in casi di difficoltà socio-economiche ancora piuttosto diffuse in un quartiere a rischio di devianza come Quarto Oggiaro. Per questo motivo si è pensato di partire dalla scuola per coinvolgere l’intera comunità educante in un percorso di riappropriazione positiva di spazi e attività, in cui ciascun individuo, a partire dagli alunni, possa avvicinarsi alla pratica musicale nuovamente e in prima persona. Le metodologie Esagramma offrono da questo punto di vista una risorsa unica poiché permettono un accesso immediato e coinvolgente al contesto orchestrale: attraverso una gestualità semplice ma efficace e partiture appositamente studiate, anche a chi non ha mai preso in mano uno strumento musicale o non ha conoscenze musicali pregresse può essere protagonista in una vera orchestra nell’esecuzione di rielaborazioni di Beethoven, Bizet, Musorgskij, Gershwin e altri compositori.

Le azioni

A partire dall’inizio di marzo e per tutto il mese di maggio, 19 classi dell’Istituto Comprensivo “si trasformeranno” in piccole orchestre e nel corso dei laboratori Prova L’Orchestra, con l’aiuto dei professionisti Esagramma, allestiranno un repertorio personalizzato. Ogni incontro prevede anche una riflessione sull’orchestra come metafora di un contesto inclusivo, con proposte e suggestioni adeguate all’età dei partecipanti. L’obiettivo, infatti, è anche rielaborare il vissuto musicale per formare competenze relazionali nell’ambito della cooperazione, dell’inclusione, della conoscenza e dell’ascolto di sé. Anche i docenti sono parte attiva del progetto “Prova L’Orchestra” poiché, oltre a recuperare l’esperienza nella didattica interdisciplinare, guideranno gli alunni nella produzione di scenografie e volantini per la diffusione degli eventi finali nei confronti delle famiglie e del quartiere.

Per moltiplicare e prolungare i risultati nel tempo, inoltre, è previsto un corso di formazione specifico per i docenti sulla didattica musicale inclusiva. Ciascuna classe si esibirà in un concerto finale presso Villa Scheibler il prossimo 3 giugno: l’evento sarà aperto a tutta la cittadinanza e prevederà anche workshop partecipativi in cui gli alunni potranno fare da tutor ai loro amici e familiari nella scoperta del fare musica in orchestra. Anche il Comitato Genitori sarà coinvolto nell’organizzazione logistica e nella promozione della giornata.

Il percorso proseguirà poi anche in estate con un laboratorio estivo di quattro giornate offerto agli studenti dell’I.C. Trilussa e non solo. Collabora al progetto, infatti, anche l’Associazione Quarto Oggiaro Vivibile, da anni operante nel territorio per la rivalutazione del parco di via Lessona e per la creazione di percorsi di cittadinanza attiva e di sensibilizzazione ambientale. Due giornate di laboratorio si svolgeranno presso la sede di Quarto Oggiaro Vivibile e saranno offerte anche ai partecipanti al Campus Estivo organizzato dall’Associazione.

Il finanziamento

Il progetto è finanziato dal Bando 57 della Fondazione di Comunità Milano – Città, Sud Ovest, Sud Est, Martesana onlus. La Fondazione si propone come piattaforma di partecipazione e di prossimità ai bisogni del territorio. Promuove e supporta progetti di utilità sociale per rispondere, in modo innovativo, alle priorità espresse dalla collettività in ambito sociale, culturale e ambientale. Essa catalizza risorse ed energie, promuove la cultura della solidarietà e del dono affinché, oltre a rispondere all’emergenza sociale, possa agire per il bene collettivo e contribuire a migliorare la società nel suo insieme.

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